La responsabilità di avere un cane per amico

Pubblicato il 10 Ottobre 2021

Autore

Chiara Liotti

Tempo di lettura

2,7 minuti

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Scegliere di condividere la propria vita con il proprio amico a quattro zampe, significa in primis rispettare i suoi bisogni, che siano essi primari quali cibo, acqua o sociali come il far sì che si possa sentire parte di un gruppo, parte del suo branco misto. Solo una volta aver appurato di aver soddisfatto i bisogni dei nostri cani, potremmo ritenerci soddisfatti di poter avere un rapporto con il nostro cane fortemente emotivo e coinvolgente. Ogni cane è a sé, come ogni umano è sé ed è qui che nasce la vera magia: ogni binomio è a sé, ma la responsabilità e il rispetto restano pur sempre gli stessi, sono alla base di qualsiasi tipo di rapporto.

“Diventi responsabile per sempre di ciò che hai addomesticato.”
Antoine De Saint-Exupery

Il cane è sicuramente il più evoluto animale uomo-orientato. Infatti, col trascorrere dei decenni il cane ha imparato a dialogare con noi e indubbiamente è molto più bravo nel captare ogni nostra esigenza tanto da adattarsi anche a suo discapito. Per questo motivo è una vera responsabilità scegliere di accogliere nella nostra vita un cane, è importante capire quando è il momento giusto per intraprendere questo percorso, analizzando bene i nostri ritmi, capire quanto tempo possiamo effettivamente dedicargli. Ciò non vuole essere un intimorire il lettore, bensì si vuole far riflettere e dare maggiore consapevolezza e coscienza, per evitare scelte sbagliate.

Naturalmente, accogliere un cane nella propria casa e quindi in famiglia non è solo doveri, bensì è farsi prendere da nuovi eventi ed esigenze, è restare stupiti di quanto possano comprenderci e farsi comprendere senza l’uso effettivo della parola. Prendersi cura di un cane significa anche riempire la casa di peli, di giochi, armarsi di pazienza e farsi travolgere da un uragano, ma ne varrà pur sempre la pena, credetemi!

Purtroppo, nonostante il convivere con animali domestici sia una tendenza in crescita, pur essendo nel ventunesimo secolo, i cani restano la specie domestica più soggetta a torture e maltrattamenti. Attraverso questi ultimi due termini si vuole fare riferimento a cani che trascorrono per esempio la loro vita legati a una catena, ai cani costretti a fare assurdi combattimenti clandestini, ai cani che ricevono poco cibo e niente affetto, cani soggetti a sperimentazione medica e non meno importanti, non possiamo non menzionare tutti quei cani che subiscono l’abbandono. E’ anche in queste occasioni che –purtroppo- viene meno il rispetto e l’essere responsabili della vita di un altro individuo che dipende completamente da noi.

Fortunatamente, parallelamente a queste realtà negative, moltissime persone ricambiano l’amore incondizionato e la fedeltà che ricevono dal proprio cane creando dei veri e propri legami affettivi che difficilmente si spezzeranno anche quando prima o poi bisognerà confrontarsi con la realtà del doversi separare per il corso naturale della vita. Proprio in questi casi vuol dire che il cane e il proprietario, insieme, hanno compiuto la magia di cui prima abbiamo accennato e che sicuramente è difficile da dover descrivere: il binomio è consolidato. Ed è così che i cani, alla fine, hanno addomesticato anche noi, il processo è reciproco e diciamoci la verità: è proprio difficile fare a meno della loro compagnia nelle nostre vite!

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